Gli Antichi Romani Si Drogavano Con Questo Pesce Allucinogeno

Gli antichi Romani erano noti per il pieno sfruttamento del terreno intorno a loro e per utilizzare una grande varietà della natura per una serie di diversi usi. Ma qualcosa che non è altrettanto ben noto dei Romani era che utilizzavano un pesce chiamato Sarpa salpa come droga ricreativa allucinogena.

Come si drogavano gli antichi romani?

I romani spesso usavano la terra per mostrare il loro status, oltre a garantire la propria sopravvivenza, utilizzando piante e animali per i prodotti alimentari, cosmetici e coloranti per l'abbigliamento e l'artigianato, oltre che per scopi medici. Non è raro sentir dire oggi che le piante erano utilizzate come farmaci, così come lo sono oggi, ma forse è strano sentire dire che gli antichi romani usavano un pesce come droga per avere allucinazioni. 

Il pesce è comunemente conosciuto come il Sarpa Salpa, e provoca effetti allucinogeni dopo che è stato consumato; questo è noto come ichthyoallyeinotoxism e si caratterizza come un tipo di intossicazione alimentare che può “manifestarsi con vivide allucinazioni uditive e visive, delirio, disturbi della coordinazione motoria, nausea, incubi, vertigini, e altri disturbi del sistema nervoso centrale”, secondo rapporti.

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Questo pesce unico è contraddistinto dalle sue bande d'oro caratteristiche sui lati, ed è un abitante delle aree temperate e tropicali, dalla costa atlantica dell'Africa e fino in tutto il Mar Mediterraneo. Anche se può apparire come una normale pesce che popola queste acque, i romani sapevano che può indurre vivide allucinazioni, simili alla droga LSD.  


In arabo, il nome del pesce significa “il pesce che fa sognare”, e le proprietà della droga si verificano in particolare quando viene mangiata la testa del pesce. Oltre ad essere utilizzato per questo, è stato utilizzato anche a livello cerimoniale tra i polinesiani.

Nel 2012, uno studio è stato condotto su come il pesce provoca le allucinazioni, ed è stato pubblicato su ‘In Vitro Cellular and Develpoment Biology’. Lo studio ha riportato che gli effetti sono dovuti a qualcosa che ha a che fare con la dieta del pesce di fitoplancton che cresce sui fondali oceanici, anche se non è ancora chiaro esattamente quale tossina provochi la risposta da parte di coloro che mangiano il salpa Sarpa. 

Un punto interessante sono gli alcaloidi del gruppo indolo, che sono composti che sono naturalmente presenti in alcune alghe e fitoplancton che il pesce mangia, che hanno una struttura chimica simile a LSD.

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Il pesce così in primo luogo è diventato ampiamente conosciuto per la sua psicoattività, in tempi relativamente recenti, a seguito di articoli ampiamente pubblicizzati nel 2006, dove due uomini hanno mangiato il pesce in un ristorante mediterraneo e hanno cominciato a percepire molti effetti allucinogeni uditivi e visivi, secondo quanto riportato. 

Già nel 1994, un uomo di 40 anni si sentì male circa due ore dopo che aveva sfornato una salpa Sarpa durante la sua vacanza in Costa Azzurra. Ha avuto nausea, seguita da visione offuscata, debolezza muscolare, e vomito. Dopo un tentativo fallito di tornare a casa a causa di alcuni “animali urlanti che lo distraevano”, è rimasto in ospedale per 36 ore.

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FONTE: truththeory